Trekking: la Via Francigena del Sud

La Via Francigena del Sud

-La Via della Fede-

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Trekking

“DA SAN MARCO IN LAMIS

A SAN GIOVANNI ROTONDO”

(e ritorno)

– La via della Fede –

La via Francigena del Sud

“ LE VIE DELLA FEDE “

DA SAN MARCO IN LAMIS

A SAN GIOVANNI ROTONDO

Ti aspettiamo per vivere insieme questa emozione, per condividere le nostre esperienze, per socializzare e per apprezzare i tesori del nostro incantevole territorio.
Ciao, Buona Strada !

Il Gargano, sin dalla fine del V secolo, è stato percorso incessantemente da numerosi Pellegrini diretti alla grotta dell’ Arcangelo Michele.
Il Gargano mistico si caratterizzava con aspre tappe dense di altissima spiritualità Mariana e Francescana;

i pellegrini vivevano un cammino penitenziale fatto di sofferenza, ma anche di intensa gioia.
La via Francigena da 1500 anni da Stignano conduce i pellegrini

Monte Sant’Angelo.

Come ci ricorda Padre Mario Villani, storico e responsabile della biblioteca del Convento di di San Matteo (che custodisce all’interno importanti documenti relativi alla via Francigena)

è l’unico tratto tra le varie vie Francigene, all’interno del territorio italiano, che sia sempre stata viva ed attiva dalla fine del V sec., data delle apparizioni di San Michele sul Gargano, ai nostri giorni“.

Via Francigena del Sud

Il percorso del Gargano meridionale che attraversa le città di San Marco in Lamis, San Giovanni Rotondo, diretto a Monte Sant’Angelo è identificato da documenti scritti nei primi anni del secondo millennio come Via Francesca.

Nel corso dei secoli è stata minuziosamente delineata con una serie di cappelle che erano altrettanti punti di sosta e di devozione che permettevano ai pellegrini di riposare prima di raggiugere i vari Santuari e Chiese presenti sul cammino prima dell’arrivo al

Santuario di San Michele Monte Sant’Angelo.

Oggi è utile ripercorrere questi “cammini” per riscoprire sia l’ aspetto mistico che quello naturalistico.

La TABULA PEUTINGERIANA ci indica che la Via Litoranea lambiva la collina dove sorgeva SERRACAPRIOLA ed attraversava il Fortore per giungere a TEANUM APULUM, situata sulle colline che sovrastano la riva destra del fiume.

Da questa città proseguiva poi per ERGITIUM ( generalmente identificata con la località BRANCIA, nei pressi dell’attuale fermata di San Marco in Lamis delle Ferrovie del Gargano ), e SIPONTUM;

mentre altre strade si dirigevano da Teanum verso Lucera, Arpi e altri antichi abitati della Daunia.

Cartina delle Vie Francigene del Sud

Da Ergitium si poteva raggiungere il Gargano attraverso due strade:

– La prima seguiva un antico sentiero che tagliava trasversalmente i rilievi meridionali del promontorio sino a raggiungere Mattinata.
A partire dall’ alto medioevo questo sarà uno dei tragitti più battuti per giungere a Monte Sant’Angelo.

– La seconda imboccava la valle di Stignano risalendo fino a San Marco in Lamis, cittadina sorta vicino l’Abbazia Benedettina di San Giovanni de Lama (oggi Convento di San Matteo).

Dopo aver valicato il Monte Celano si dirigeva a San Giovanni Rotondo e da qui, attraverso il Casale di Sant’Egidio, il Vallone della Fratta e la Valle Carbonara, raggiungeva una ripida mulattiera che si inerpicava verso il Santuario dell’Arcangelo Michele.

A San Marco in Lamis è presente l’importante Convento Francescano di San Matteo (uno dei più antichi e rinomati santuari del Gargano) che fu fondato dai Benedettini col nome di San Giovanni de Lama.
L’ edificazione sulle pendici del Monte Celano rispondeva all’esigenza di accudire i pellegrini che dalla fine del sec. V incessantemente giungevano sul Gargano per dirigersi alla Grotta dell’Arcangelo Michele.

Attraverso il Bosco della Difesa e dopo aver valicato il Monte Celano si giunge a San Giovanni Rotondo, cittadina resa famosa in tutto il mondo grazie alla figura di San Pio da Pietrelcina, il frate che con la sua fede ed il suo esempio ha costituito un punto fermo nella storia religiosa e civile del Gargano.

Via Francigena del Sud

Informazioni su questo itinerario religioso su Gargano

LUNGHEZZA PERCORSO:

16,00 Km (andata e ritorno) (*)

n.b.: il percorso (andata e ritorno) viene effettuato con soste programmate per agevolare la piena efficienza fisica

DIFFICOLTA’T = Turistico (Comprende itinerari su stradine, mulattiere e comodi sentieri ben evidenti che non pongono incertezze, difficoltà o problemi di orientamento. Sono percorsi adatti anche agli escursionisti alla prima esperienza in montagna)

AMBIENTE: Collina, Montagna

VEGETAZIONE: naturale con latifoglie miste ad arbusti tipici del sottobosco

PROGRAMMA:
Ore 08,30: ritrovo dei partecipanti presso il piazzale del Convento San Matteo (San Marco in Lamis)

Ore 08,45: inizio trekking

Ore 13,00: pranzo al sacco lungo il percorso

Ore 15,30: partenza per il rientro a casa

E’ consigliato un’ equipaggiamento “a cipolla” idoneo alla stagione in corso, cappello, stuoia, binocolo, macchina fotografica, scorta d’acqua, panini.

Inoltre è necessario munirsi di scarponcini comodi e idonei (da trekking)

Trasferimenti con automezzo proprio metodo “car pooling “

“ LE VIE DELLA FEDE “

DA “PISCINA LA PRINCIPESSA”

A “CASSANO”

(e ritorno)

Il percorso propone una variante per raggiungere Valle della Fratta e congiungersi

all’antico percorso Francigeno.

LUNGHEZZA PERCORSO:

12,00 Km (andata e ritorno) (*)

n.b.: il percorso (andata e ritorno) viene effettuato con soste programmate per agevolare la piena efficienza fisica

DIFFICOLTA’: T = Turistico (Comprende itinerari su stradine, mulattiere e comodi sentieri ben evidenti che non pongono incertezze, difficoltà o problemi di orientamento. Sono percorsi adatti anche agli escursionisti alla prima esperienza in montagna)

AMBIENTE: Collina, Montagna

VEGETAZIONE: Naturale con latifoglie miste ad arbusti tipici del sottobosco

PROGRAMMA

Ore 08,30: ritrovo dei partecipanti presso la località “Piscina la Principessa” ( San Giovanni Rotondo)

si raggiunge percorrendo

la Strada Provinciale n. 43
Coordinate GPS 41°44’25,59’’ N, 15°49’3,04’’ E

Ore 08,45: inizio trekking

Ore 13,00 pranzo al sacco lungo il percorso

Ore 16,30: partenza per il rientro a casa

E’ consigliato un’ equipaggiamento “a cipolla” idoneo alla stagione in corso, cappello, stuoia, binocolo, macchina fotografica, scorta d’acqua, panini. Inoltre, è necessario munirsi di scarponcini comodi e idonei (da trekking).

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