Escursioni a San Giovanni Rotondo
Foggia – Gargano – Puglia – Italia
Escursioni e tour > San Giovanni Rotondo, Gargano
Una strada ricca di singolari testimonianze storico-archeologiche congiunge Monte Sant’Angelo a San Giovanni Rotondo, paese antico edificato tra il X e l’XI secolo sulle rovine di un preesistente villaggio, di cui sono tuttora visibili numerose tombe, databili intorno al IV sec. a.C. ed un battistero circolare originariamente destinato al culto di Giano, e poi, consacrato a San Giovanni.
Intorno a questo tempietto intorno all’anno Mille, si ando’ formando un agglomerato di case che che, da esso, assunse la denominazione di San Giovanni Rotondo.
Sotto il Regno di Federico I la cittadina acquisto’ importanza strategica e venne fortificata con una cinta muraria rinforzata da quindici torri, di cui restano imponenti vestigia.
Tuttavia il maggior sviluppo urbanistico e sociale di San Giovanni Rotondo si e’ registrato soprattutto nella prima meta’ del ‘900, in seguito alla presenza, nel convento dei Cappuccini, di Padre Pio da Pietrelcina che, con le sue opere, e’ riuscito non solo a richiamare in questo centro garganico pellegrini da tutto il mondo, ma anche ad edificare ” La Casa Sollievo della Sofferenza”, uno dei piu’ grandi e attrezzati ospedali del Mezzogiorno d’Italia ( Regno delle Due Sicilie).
Delle antiche glorie cittadine sopravvivono il Tempio Rotondo di San Giovanni; la Chiesa trecentesca di Sant’Onofrio impreziosita da pregevoli affreschi coevi; la Cappella della Madonna di Loreto; la chiesa seicentesca di Sant’Orsola , nella quale sono custodite opere d’arte del 1400 e del 1500.
La Chiesa di San Giovanni Battista o della Rotonda è l’edificio religioso più antico di San Giovanni Rotondo, da cui la città prese il nome.
Risale al VI-VII secolo, e sorse sulle rovine di un antichissimo tempio dedicato al dio Giano.
La chiesa, oggi sconsacrata, si trova nella zona est della città, in prossimità della chiesa di Sant’Onofrio.
Un’epigrafe datata 1231, ormai non del tutto intellegibile, situata sull’arco della porta, spiega che questa chiesa fu edificata come “opera regia” da Federico II di Svevia che già aveva proclamato la città di S. Giovanni Rotondo “luogo regio” affrancandola nei confronti dell’Abazia di San Giovanni in Lamis.
Dedicata a S. Onofrio eremita,
è in stile romanico-gotico.
Gli aspetti del paesaggio garganico di San Giovanni Rotondo: e’ possibile notare il singolare intreccio tra una natura fatta di dossi cespugliosi e rocciosi e la presenza industriosa dell’uomo, che si articola in muretti a secco, in ricoveri ricavati negli anfratti del terreno e in piccole costruzioni legate ai moduli di una architettura spontanea da sempre presente nella zona.
Terra dalla bellezza selvaggia e desolata nello stesso tempo, terra di contraddizioni quella di San Giovanni Rotondo.
Terra vissuta tra vita agreste e tratturi che ne hanno condizionato da secoli l’esistenza grama e isolata, caratterizzata dalla fede della sua gente verso i misteri di un ambiente, votato all’arcano e al profano, che hanno regalato alla conoscenza degli uomini tanti sussulti di vita.
Vita vissuta nel sacro mondo dell’ascetismo, propria di luoghi dove la storia ha assunto nel tempo, uno scambio di esperienze soprannaturali.
Questa terra garganica che e’ il sacro vincolo di genti votate al sudore e al sacrificio, che con fede incrollabile subiscono le angherie del tempo riuscendo, alla fine, a dare un senso al loro destino.
Ed e’ proprio questa terra di San Giovanni Rotondo che ha visto Padre Pio quale cornice edificante di questo mondo, l’artefice di un riscatto sublime che solo chi sa essere diverso da queste genti puo’ dare; tanto da trasformare nel tempo un paesino che agli inizi del Novecento riusciva a stento a sopravvivere alla propria storia a faro della fede del territorio mischiando spudoratamente il senso speculativo delle generazioni future.
Tratto da Angelo De Luca, prefazione al Libro di Matteo Pio Pazienza dal titolo ” La San Giovanni Rotondo di Padre Pio nel XXI secolo. … e se andasse via? Bastogi Editore
Itinerario religioso:
Convento dei Cappuccini. All’interno, la cappella di San Pio. Sulla parete centrale del refettorio, un dipinto raffigura l’“Adorazione dei Magi”; sulla parete della porta di ingresso la tela “San Francesco ospite del Cardinale Ugolino”.
Annessa la Chiesa Antica. Vi si trova il Crocifisso ligneo davanti al quale Padre Pio ricevette il dono delle stimmate.
Nuova Chiesa di San Pio da Pietrelcina.
Il Santuario di Padre Pio.
Da vedere:
Centro Storico
Palazzo di Città
Monte Calvo
Bosco Quarto
La Grava di Campolato la più profonda cavità carsica di quelle della Puglia.
Museo Biografico di Padre Pio (Museo delle Cere).
Nato con l’intento di narrare al visitatore, attraverso scenografie e sculture in cera, alcuni tra gli episodi più significativi della vita del Santo. Dopo la radicale ristrutturazione di Palazzo Morcaldi, l’edificio che accoglie il museo nel cuore del centro storico, si è proceduto all’approntamento delle dieci scene che del museo costituiscono il nucleo. Queste, dopo un attento studio della vita di Padre Pio, sono state scelte con la consulenza dei Frati Minori Cappuccini di San Giovanni Rotondo e di un’apposita commissione formata da storici ed esponenti del Comune. La visita è suggestiva ed emozionante.
Link utili:
Trekking: Le vie della fede da San Marco in Lamis a San Giovanni Rotondo
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