Viaggio a bordo delle Ferrovie del Gargano

Viaggio slow a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano

CANTAR VIAGGIANDO CON FERROVIE DEL GARGANO

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Eventi: un viaggio slow a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano

Partenza da San Severo, toccare San Nicandro e Cagnano Varano e poi dritti su fino ad arrivare al Carpino Folk Festival dove lo sguardo spazia sul Lago di Varano e sulla lingua di terra che spacca l’azzurro in due, dividendo lo specchio lacustre da quello marino.

Stessa cosa da Calenella lungo il blu della costa per tuffarsi a San Menaio e a Rodi Garganico, toccare da lontano Ischitella e quindi immergersi nei ritmi delle tarantelle garganiche accompagnati dai suoni del tamburello, delle castagnole e delle chitarre battenti.

Si chiama “CANTAR VIAGGIANDO – Un viaggio slow a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano” il nuovo progetto del Carpino Folk Festival in collaborazione con l’Assessorato alla Mobilità della Regione Puglia e le Ferrovie del Gargano per riscoprire tesori artistici e paesaggistici, storie e leggende custodite dalla memoria.

L’idea è quella di stimolare l’utilizzo del servizio treno/bus navetta delle Ferrovie del Gargano per permettere al pubblico di spostarsi comodamente evitando la propria autovettura per raggiungere il festival della musica popolare e delle sue contaminazioni.

Il viaggio nei prossimi sarà impreziosito dalla presenza a bordo di microeventi tematici che renderanno piacevole e originale il tragitto, cantando e raccontando e godendo appieno i paesaggi che si attraversano nel tramonto di un estate pugliese.

Il servizio treno-autobus e’ articolato su cinque coppie di corse da Cagnano Varano a Peschici Calenella e ha collegamenti automobilistici con Peschici Citta’ e Vieste sempre con un biglietto unico  e con l’utilizzo di un treno ‘flirt’ (Fast light innovative regional train) anche sulla linea San Severo-Peschici.

Il treno-tram, dotato di aria condizionata, ampie vetrate, accesso per i disabili, apertura delle locomotive automatizzata, vano per il trasporto di biciclette e carrozzine e 165 i posti a sedere, porta il nome del cantastorie di Apricena Matteo Salvatore, scomparso qualche anno fa.

CANTAR VIAGGIANDO

Reading Musicale
LA LUNA AGGIRA IL MONDO E VOI DORMITE !

Il racconto autentico e struggente di un grande cantastorie che ha incantato l’Italia e il mondo
itinerari della cultura Pugliese dai racconti e canzoni di Matteo Salvatore.
L’anima del fanciullo, con l’allegria, la spensieratezza, l’ingenuità, il gioco, la scuola, i singhiozzi, le grida, la fame e la libertà del mattino.
L’anima del giovane con il desiderio, il sogno, la bugia, il segreto, l’amore, la bellezza, la natura, la ricchezza e con la speranza del sole alto di mezzogiorno. L’anima dell’uomo con il lavoro, l’amicizia, l’emigrazione, la sofferenza, la sottomissione, la divisione, la maturità, la famiglia e con la ribellione stanca del pomeriggio.
E, infine, l’anima del vecchio con il ricordo, la memoria, il rimpianto, la polvere, la preghiera, e con il freddo della sera e della morte.
Quattro anime che come diceva Matteo cantando … ” … Fanno lunghe le ore … e fanno acchiappare le mosche davanti al sole … e se il tempo non vuole passare … Dopo ncappat’ … Falle volare …”

CANTAR VIAGGIANDO

“PROGETTO CALA LA SERA”
Il “Progetto Cala la Sera” nasce dall’incontro spontaneo di giovani (musicisti professionisti e non) accomunati dalla passione per la tradizione popolare e musicale della terra del Gargano.
L’esperienza ‘Live’ si alimenta grazie alla frequentazione delle tante feste che popolano borghi, piazze, contrade e porta, gradualmente, alla nascita di un vero e proprio progetto di riscoperta della tradizione di trasmissione orale non solo di canti e suoni ma anche di tutte le espressioni (dialetto in primis) di un patrimonio (quello del Gargano) ancora vivo e pulsante.
In questo senso, fondamentale è il contatto, emotivo e senza forzatura alcuna, con i residenti e gli “anziani” del luogo, vera memoria di una eredità da salvaguardare e custodire. Il particolare rapporto che si instaura sfocia in una sincera amicizia che spinge, in ultimo, anche a numerose esibizioni comuni in pubblico attraverso la sua espressione più diretta: la festa di paese.
E’ in questo ambito che il “Progetto Cala la Sera” vede lo stretto legame che accomuna giovani e … vegliardi: la riscoperta di una precisa identità culturale porta la musica ed il canto tradizionale a diventare attuali.
I canti sono un susseguirsi di strofette che il gruppo produce in concerto (dette strapulètte, sunètte e strùsce), arrivano dalle fonti rintracciate a San Giovanni Rotondo, Carpino, Ischitella, Monte Sant’Angelo, Cagnano e San Nicandro e, sotto forma di tarantelle e di canti alla stesa, ricostruiscono tutto un passato fatto di “serenate”.
Le esibizioni odierne sono ancora accompagnate, non subendo contaminazioni di sorta, da soli strumenti tradizionali prima tra tutti le chitarre battenti  che hanno una forma diversa dalle classiche chitarre battenti settecentesche.
La prima, suonata a sud della montagna garganica ha tre fori di risonanza ed una cassa più piccola a fondo piatto, la seconda, suonata a nord della montagna garganica ha un foro di risonanza ed una cassa più grande a fondo bombato, a queste si aggiungono “li tamburedde”, “li castagnole”, “lu bughete – bù” e “lu murtale” di bronzo (tamburello, castagnette, tamburo a frizione e mortaio di bronzo).
L’organetto (“l’armonneca”) a due e otto bassi è stato introdotto successivamente, portato sul Gargano dai pastori della transumanza e la tarantella di San Giovanni con organetto è il risultato di una inevitabile unione tra i repertori abruzzesi e le tarantelle garganiche che si sono fuse nella (cosiddetta) tarantella “sangiuvannara”…un pezzo di storia, dunque, torna a … rivivere e suonare.

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