Pellegrinaggi a Piedi verso la Basilica San Michele Arcangelo
Foggia – Gargano – Puglia – Italia
Inseriti nei grandi itinerari europei di San Michele, tre pellegrinaggi a piedi verso la Basilica all’Angelica Grotta.
Escursioni > Basilica di San Michele Arcangelo, Gargano
LA GROTTA ANGELICA
NELLA BASILICA
DI SAN MICHELE ARCANGELO
A MONTE SANT’ANGELO
Ci sono vari pellegrinaggi che a piedi raggiungono il Santuario micaelico garganico,
la Guida di Hotels Gargano ne ha selezionato tre,
che i Padri Micheliti compiono a piedi verso la Grotta Angelica
nella notte tra il 28 e il 29 settembre.
Inseriti nei grandi itinerari europei di San Michele i pellegrinaggi a piedi partono dai vari punti cardinali del Gargano verso la Basilica di San Michele Arcangelo all’Angelica Grotta:
da nord da Vieste,
da ovest da San Marco in Lamis,
da sud da Manfredonia.
Il pellegrinaggio di Vieste
è organizzato dal Sovrano Ordine dei pellegrini di San Michele Arcangelo del Gargano di Vieste e parte dalla Basilica Cattedrale di Vieste, e dopo un breve percorso con pullman, si prosegue a piedi per circa 27 km attraverso la Foresta Umbra e i pianori garganici nel Parco Nazionale del Gargano fino a Monte Sant’Angelo.
Il pellegrinaggio di San Marco in Lamis
parte davanti la Chiesa Madre di San Marco in Lamis, il pellegrinaggio ha un forte connotato penitenziale di preghiera. Il pellegrinaggio è interamente a piedi per circa 35 km.
Il pellegrinaggio di Manfredonia
è organizzato dalla Confraternita di San Michele Arcangelo di Manfredonia. Si parte alle ore 23,30 dall’antica Basilica di Siponto (Manfredonia), il percorso a piedi sarà su strada asfaltata e alcune scorciatoie per circa 22 km fino a Monte Sant’Angelo, per arrivare alla meta bisognerà salire il dislivello di circa 800 m che divide il mare dalla cima del monte. Il pellegrinaggio avrà un connotato di preghiera e di ricordo storico del primo pellegrinaggio fatto alla grotta angelica oltre 15 secoli.
IL “CAMMINO DI SAN MICHELE”:
ITINERARIO EUROPEO
DI FEDE E DI CULTURA
Il Santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano, fin dalle sue lontane origini è stato meta di innumerevoli pellegrinaggi da parte di fedeli singoli o raccolti in gruppi più o meno numerosi, attratti lassù dalla fama degli straordinari eventi lì accaduti. E fu proprio grazie a questi primi, devoti visitatori che il nome della Celeste Basilica, non consacrata da mani d’uomo, si estese velocemente per tutta l’Europa fino alle lontane regioni dell’estremo Nord.
In breve, dunque, la Sacra Grotta fu riconosciuta come uno dei più famosi luoghi di culto dell’Occidente ed il primo in assoluto dedicato all’Arcangelo vincitore del demonio: un intercessore ed un protettore molto potente, specie in un’epoca di soprusi, sopraffazioni, predominio della forza e della prevaricazione.
Le iscrizioni in tutte le lingue e di tutte le epoche rinvenute sulle sue pareti attestano la presenza di visitatori di moltissime nazionalità: goti, franchi, alemanni, angli, sassoni.
Nel periodo delle Crociate divenne, poi, tappa d’obbligo per i combattenti i quali prima di affrontare le incognite belliche per liberare la Terra Santa, si premuravano di chiedere l’intercessione del capo delle milizie celesti e, magari tornavano a ringraziarlo al termine della loro avventura.
Grazie a questi andirivieni di romei, santi e guerrieri, ai quali ben presto si aggiunsero papi, regnanti, uomini potenti, semplici credenti attratti specialmente dalla sua prerogativa particolare della remissione dei peccati, secondo le stesse parole dell’Arcangelo al vescovo di Siponto, in tutto il Medioevo il Santuario garganico si inserì naturalmente tra i quattro più frequentati luoghi di pellegrinaggio della cristianità, secondo l’itinerario di redenzione spirituale noto come Homo, Angelus, Deus, che prevedeva la visita alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo a Roma e di San Giacomo di Compostela in Spagna (Homo),
all’Angelo della Sacra Grotta di Monte Sant’Angelo (Angelus), ed infine ai luoghi della Terra Santa (Deus).
In oltre quindici secoli di vita ha accolto milioni di pellegrini che sono giunti a piedi salendo la montagna sacra garganica per immergersi nella madre terra e in una buia grotta vedere la gloria del cielo.
Un grande mistero: nell’umile grotta, non costruita da mani d’uomo, nasce la salvezza, in una grotta viene sepolto il Salvatore da dove risorge, in una grotta si “manifesta” la forza angelica dei cieli.
la Grotta di Monte Sant’Angelo è tra i santuari più belli del mondo
Oggi, nel terzo millennio dell’era cristiana il pellegrinaggio, all’apparenza manifestazione semplice e ristretta al campo ascetico-spirituale, si rivela di fondamentale importanza nella costruzione della civiltà unitaria europea che non può prescindere sia dalla reciproca conoscenza fra i popoli e dei luoghi, sia dalle sue radici cristiane. Per questo, in un momento storico nel quale si va concretizzando, sia pure a fatica, la nuova Europa del terzo millennio, i Padri Micheliti, rettori dell’antico Santuario di Monte Sant’Angelo, stanno conducendo una incisiva azione per inserire i pellegrinaggi al Santuario garganico tra i
GRANDI ITINERARI CULTURALI EUROPEI
con il titolo
“LE VIE DI SAN MICHELE”
I Cammini Europei, infatti, “sono le vie maestre lungo le quali si è andato formando il tessuto della cultura europea.
Nelle loro continue sovrapposizioni ed intrecci furono la trama e l’ordito dell’Europa.
Trama, perché effettivamente si tratta di vie che attraversano tutti i territori europei.
Ordito, perché sono intrise della spiritualità, della cultura e delle lingue di tutti coloro che nei secoli le hanno percorse, perché sono tesoro di memorie, di preghiere, di incontri e di sogni.
Si tratta di inquadrare un fenomeno dalle origini antichissime, tra i grandi itinerari culturali europei, in modo che proprio dal Gargano possano diramarsi i percorsi verso gli altri santuari micaelici dell’Occidente dei quali questo lembo dell’estremo oriente italiano vanta a ben ragione la primogenitura.
Dal luogo, dunque, dove si posò per prima l’Arcangelo nel suo simbolico volo dall’Oriente derivano tutti gli altri a lui dedicati in Occidente, tra i quali, degni per storia e memorie, quello
di Castel Sant’Angelo a Roma,
della Sacra di San Michele in Val di Susa,
di Mont-Saint-Michel in Normandia,
di Saint Michel d’Alguilhe du Puy en Velay,
di Saint-Mihiel della Lorena,
e i Michaeliskirche:
una vera e propria linfa viaria di comunicazione e conoscenza
fra diversissime regioni e popolazioni del vecchio Continente.
La Via dell’Angelo Michele, che precedentemente era Langobardorum e Francigena,
era un itinerario storico che ha avuto la prerogativa di mettere in comunicazione culture, leggi, idee, arti dei diversi paesi d’Europa, non solo ha contribuito alla sua costruzione ma ha creato anche le fondamenta di un’Europa ampia senza troppe barriere, favorendo nuovi scambi culturali e commerciali che hanno prodotto lo sviluppo delle tradizioni locali come feste, fiere, mercati, delle innovazioni tecnologiche e lo scambio delle mercanzie, delle conoscenze e della cultura.
E’ un “patrimonio immateriale” importante che cammina con le gambe degli uomini ed è talmente connaturato con la sostanza umana e la nostra storia che
potremmo non accorgerci della sua vitale esistenza.
I padri micaeliti sono molto interessati a promuovere l’inserimento dei pellegrinaggi micaelitici nei Grandi Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa e stanno già predisponendo tutti i contatti nazionali e internazionali per cooperare in questo grande progetto essendo consapevoli che il santuario garganico è il primo dei santuari di San Michele nell’Europa occidentale.
Questo grande itinerario culturale delle vie di San Michele può dare un grande impulso di conoscenza dell’identità europea e di intensi rapporti culturali, religiosi, cultuali, artistici e spirituali che legano molti paesi e contrade europee che hanno in comune il culto di San Michele che si è tramandato nei secoli.
L’iniziativa può essere condivisa con Monte Saint Michael, la Sacra di San Michele e con altri centri micaelici europei, ma che può essere allargata anche a centri di ricerca e città che sono interessati alla storia europea legata a San Michele, come non ricordare Bruxelles che ha
San Michele nello stemma comunale.
Questi monumenti, costruiti in ambienti naturali straordinari, sono stati, per la maggior parte, mete importanti per il pellegrinaggio dell’uomo che invocava la protezione dell’Arcangelo.
Oggi favoriscono anche lo sviluppo culturale e turistico.
I padri micaeliti del Santuario garganico, in collaborazione con la secolare Confraternita di San Michele, intendono contribuire alla creazione di un grande itinerario europeo dedicato alle vie di San Michele sia come natura fisica che come elemento virtuale che possa mettere in evidenza il valore culturale, storico e sociale del culto di San Michele, un percorso con i luoghi più significativi del fiorire e strutturarsi del culto di San Michele.
Nell’itinerario, sia di natura fisica che come elemento virtuale, si potranno includere:
– i santuari del culto di San Michele in tutta Europa e i vari centri cultuali e culturali legati a San Michele;
– luoghi particolarmente significativi dello sviluppo dei pellegrinaggi ai santuari micaelici;
-percorsi ed itinerari già presenti che legano i diversi luoghi di culto all’interno di un contesto e/o territorio sia locale che nazionale e internazionale;
– creazione di un itinerario unico che unisce Monte Sant’Angelo con Castel Sant’Angelo a Roma, la Sacra di San Michele in Val di Susa, Saint Michel d’Alguilhe du Puy en Velay e Mont-Saint-Michel in Normandia; -scambi culturali e di integrazione del culto dell’arcangelo Michele tra i cattolici, gli ortodossi, le altre chiese cristiane, i musulmani e gli ebrei;
– elemento virtuale di collegamento e cooperazione tra i vari centri cultuali, artistici e storici legati
a San Michele.
Si considera il Santuario garganico il primo e più significativo santuario micaelico dell’Europa.
Per chi vuole approfondire l’argomento può consultare gratuitamente la ricerca di
Gabriele Tardio
“La Via Micaelica: importanza di un itinerario europeo” in formato pdf
Link utili :
Santuario di San Michele Arcangelo
Le apparizioni di San Michele Arcangelo
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