Il Gargano

GARGANO

FOGGIA, PUGLIA, ITALIA

L’autenticità e le tipicità immateriali del Gargano

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GARGANO

In una incredibile cornice paesaggistico e ambientale, unica nel suo genere, si erge maestoso, a Nord del Tavoliere e proteso verso il mare, il promontorio calcareo del Gargano; una terra ove la sapiente mano del Creato ha armoniosamente unito il mare alla montagna.
Dalla costa alle foreste dell’ altipiano il Gargano e’ un paradiso naturale e umano di inestimabile valore.

Le città del Gargano fanno tutte parte della provincia di Foggia e sono:

Isole Tremiti, Vieste, Peschici, Rodi Garganico, Mattinata, Manfredonia, Ischitella, Vico del Gargano, Lesina, Cagnano Varano, Carpino, Monte Sant’Angelo, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Rignano Garganico, San Nicandro Garganico.
Una più bella dell’altra, ognuna con la propria cultura e la propria tradizione.
Tutte meritano una visita una volta giunti sul Gargano.

Cartina del Gargano

Il termine Gargano deriva da Gargaros che vuol dire montagna di pietra.
La formazione del Gargano risale al Giurassico, ed e’ stata dimostrata la presenza dell’uomo sin dal Paleolitico.
Addirittura, sono state trovate numerose tombe risalenti all’età del ferro.
Il Gargano, in origine, era una piccolissima isola che, grazie ai numerosi depositi e detriti alluvionali trasportati dal fiume Candelaro, si è unita al resto d’Italia creando la formazione nota con il nome di Sperone d’Italia, e’ uno sperone roccioso che si affaccia sull’Adriatico per circa 65 km di costa e 40 di larghezza.
Il Gargano raggiunge una altitudine massima di 1056 metri sul livello del mare ed ha una estensione di circa 2100Kmq.
A Nord sono presenti due laghi: il lago di Lesina e il lago di Varano.

Anche in Foresta Umbra è presente un piccolo laghetto.
Il clima è tipicamente mediterraneo con temperature miti.

L’economia è basata sul turismo.

Il Gargano, antiche civilta’ e misteriosi prodigi

Fa parte del Regno delle Due Sicilie ed’ e’ una delle poche terre che gli “italiani” ancora non riescono a colonizzare del tutto.

Le coste sono varie, sabbiose, caratterizzate da un continuo susseguirsi di piccole insenature, promontori, grotte e anfratti. Le acque che lo lambiscono sono limpide e trasparenti.

L’azione abrasiva del mare ha messo in evidenza il colore bianco cinereo del suo calcare, ma la sua natura, di una bellezza a volte aspra e rude, e’ ricca di mille vividi colori.

Dopo un lungo periodo di isolamento, la corrente turistica verso il Gargano e’ ora in continuo rapido sviluppo.

Qui si puo’ ritrovare, cosa oggi assai rara, una natura intatta e incontaminata, un fascino primitivo che costituisce un’autentica scoperta.

Relativamente al Gargano non e’ possibile, anche se a livello di racconto, spiegare l’essenza di questa Terra; con questa Guida al Turismo sul Gargano, ci siamo permessi di narrare una “storia” che non fa specifico riferimento a criteri scientifici, bensi’ raccoglie dati storici, leggende, miti, fantasie popolari, sacro e profano, storie di ordinaria follia, attraverso i Diari di Viaggio dei diversi viaggiatori cercando di restare nei limiti dell’informazione senza alterare quella che e’ la tradizione popolare.

Un’apoteosi di paesaggi incontaminati persi in un tempo senza fine, là dove natura e storia s’intrecciano in un misticismo che si rifà ad arcaiche tradizioni medioevali, in uno dei luoghi della cristianità mondiale ove, intimamente, sono riposti gli entusiasmi, le speranze, gli amori (strumenti, questi, che sono i cardini fondamentali di un cammino e di un’avventura vissuti profondamente).

Vogliamo dunque raccontare il Gargano come lo abbiamo appreso dai nostri padri, come noi lo abbiamo vissuto e lo viviamo, riportando le esperienze dei viaggiatori che si avventurano nella storia, nel paesaggio e negli odori di questa Terra.

Tutto un mondo arcaico sembra sopravvivere nei volti e nelle tradizioni della gente, nell’architettura delle casette di pescatori e contadini arroccate sulle rive scoscese, nella fitta geometria dei grigi muretti a secco che servono a delimitare campi, le proprieta’ e a trattenere la terra.

I suoi primi abitanti, dell’eta’ della pietra, furono i Dauni. Nello svolgersi dei secoli, questa terra subi’ l’influsso delle civilta’ greca, romana, bizantina, araba, normanna, sveva ed aragonese.
Sede di antichi monasteri ed abbazie come Monte Sant’Angelo, San Matteo, Stignano, Siponto, le Tremiti.

Vi si ergono tuttora le torri quadrangolari di vedetta costruite al tempo dei Saraceni e dei corsari Dalmati.

A queste testimonianze del passato si contrappongono oggi nuovi e confortevoli alberghi e villaggi turistici, appartamenti per vacanze , camping , residences e bungalows. La vegetazione e’ ricca di vari boschi e foreste : Bosco Sfilzi, Bosco Spigno, Bosco Jacotenente, e, piu’ bella di tutti, la Foresta Umbra.

Nelle sue rigogliose campagne si possono ammirare i bassi e ordinati filari di viti, i boschi di ulivo, gli aranceti che spargono profumi di zagara.
Il Gargano, nei tempi remoti, si presentava come isola; poi, col passare del tempo, grazie a fenomeni naturali, e’ venuto ad unrisi con il resto d’Italia, ed il fiume Candelaro segna la linea lungo la quale questa isola e’ venuta a saldarsi.

Il Gargano, noto anche come Sperone d’Italia, si trova nella parte settentrionale della Puglia.
È interamente circondato dal Mare Adriatico, tranne ad ovest, dove confina con il Tavoliere.
È tra i principali poli turistici della Regione Puglia.
Ogni anno attira migliaia di turisti italiani e stranieri.
Nel suo territorio è compreso il Parco Nazionale del Gargano e la Foresta Umbra.
Anche le Isole Tremiti fanno parte del Gargano!
Pugnochiuso si trova al centro del Gargano lungo la costa.
San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo sono mete ambite per il turismo religioso.
Chi non ha mai sentito parlare di Padre Pio o di san Michele?
E’ solo sul Gargano che si possono ammirare i famosissimi TRABUCCHI, manufatti di origini antiche utilizzati ancora oggi per la pesca.

Che il Gargano sia una terra antica e’ dimostrato:

molti studiosi rinvenirono parecchi manufatti appartenenti all’eta’ paleolitica, e i manufatti rinvenuti ci fanno pensare che questi primi abitanti si stessero avviando verso una prima forma di sfruttamento del terreno.
Gran numero di questi insediamenti sono stati localizzati lungo la costa, in caverne gia’ esistenti; altri all’interno del territorio.

Particolare e’ la lavorazione dei manufatti rinvenuti, che si differenziano dagli altri reperti provenienti dalle altre parti d’Italia per la loro lavorazione rozza; infatti essi presentano scalfiture solo sul lato di utilizzo , e, date queste peculiarita’, molti studiosi chiamano questa produzione “garganica” .

La produzione litica del Gargano fu notevole. Citiamo a tale proposito alcuni insediamenti che hanno avuto una fiorente produzione : Grotta Paglicci in Rignano, gli insediamenti a palafitte di Lesina e di Varano, quello di Mulino di mare presso Rodi Garganico, quello di Monte d’ischio in Vico, quello di Monte Pucci e Manacore a Vieste.

foto Alidaunia delle Isole Tremiti

Grande importanza in questo periodo storico le Isole Tremiti : ivi la presenza dell’uomo e’ attestata dal rinvenimento di molteplici strumenti litici nonche’ di scheletri. Dopo un periodo di storia cosi’ ben documentata, seguono secoli nei quali il Gargano non ci offre altrettante certezze; ci troviamo di fronte a storia impastata con leggende, mito e fantastico, sacro e profano: ne sono un esempio numerose leggende, molte delle quali vive ancora oggi.

Giano, il dio bifronte, si ritrova in numerosi luoghi che portano ancora il suo nome; Diomede, venuto nel Gargano dopo la guerra di Troia, dopo aver fondato le citta’ di Rudie e Sipiunde, in preda ad un accesso d’ira avrebbe scagliato nelle acque del mare tre enormi macigni dando cosi’ vita all’arcipelago tremitense. Altro esempio di queste credenze e’ quello riguardante l’indovino Calcante, che sarebbe risieduto su Monte Sant’Angelo: il mito, con l’avvento del Cristianesimo, fu sostituito con quello dell’ Arcangelo Michele.

Un fatto simile si riscontra nella cultura peschiciana: infatti, Peschici, si dice, fu salvata per intercessione di Sant’Elia da nuvole di cavallette che minacciavano popolazione e culture.

Anche se ci troviamo in un periodo in cui le leggende prevaricano sulla Storia, possiamo asserrire con certezza che il Gargano ha visto passare diverse civilta’: quella greca, quella romana, la bizantina, la normanna, la sveva e l’aragonese.
Gli influssi di queste civilta’ sono attestate da monumenti, abbazie, fortilizi, e torri sparse lungo la costa garganica a mo’ di vedette.
Come le leggende, cosi’ gli usi e le costumanze si rifanno a cerimonie antichissime.
Accanto a riti cristiani e cattolici, troviamo vivi nella popolazione garganica usi pagani.
Un campo nel quale dominano antiche tradizioni e’ quello di cerimonie e feste legate al ciclo dell’anno. Sono spesso feste religiose che nascondono culti pagani.

Qui crescono le tipiche piante mediterranee, il fico d’india dalle foglie piatte e ovali, agavi, possenti carrubbi e mandorli che fioriscono gia’ in inverno. Qui ancora sopravvive una ricca fauna di tordi, merli, beccacce, lepri, volpi, caprioli.

Doviziosa e’ la fauna ittica dei Laghi di Varano e di lesina, delle acque marine che bagnano Manfredonia, ViestePeschiciRodi e le Isole Tremiti.

Cefali, anguille, spigole : un vero paradiso per gli appassionati di pesca subacquea.
Il Gargano, con la varieta’ delle sue forme, luci e colori, e’ il luogo ideale per le vacanze e per il ritorno alle gioie primitive della natura.

Il Gargano,

uno Sperone verde nell’azzurro del mare.

E’ uno sperone roccioso caratterizzato dal carsismo, area naturale da sempre isolata dagli influssi esterni, tanto da farne la sub-regione italiana con il primato della biodiversita’; il Gargano costituisce uno scrigno di ricchezze storiche, naturali, artistiche e turistiche capaci di rendere completa qualsiasi esperienza di visita.

Terra di fede, di mare e di natura al limitare della distesa del Tavoliere delle Puglie, il Gargano si presenta come un autentico mondo a se’.

GARGANO DA FAVOLA

In Origine era un’isola questo promontorio montuoso, che si distende per qualche decina di km verso il mare Adriatico.

Il territorio aspro ( non vi scorrono infatti corsi d’acqua ) ha costretto l’uomo sin dalle origini ad adattarvisi. Il risultato è una coabitazione che fortunatamente non ha prodotto degrado e violenza alla natura. All’interno dei suoi duemila kmq una infinità di situazioni e attrazioni: ambientali, florofaunistiche, spirituali, storiche, architettoniche, enogastronomiche e naturalmente turistiche.

Dal mare il Gargano appare come un’isola.

Le sue alture raggiungano a malapena i mille metri.

Lambendo le coste, si può godere dell’accoglienza e della vita caratteristica delle citta’ di mare; ci si può addentrare nel rigoglio di una natura protetta dall’istituzione del Parco Nazionale del Gargano; si possono imboccare le strade percorse per millenni dai pellegrini che giungevano in questa terra lungo i percorsi che da Santiago de Compostela portavano al Santo Sepolcro e alla Terra Santa, passando per Roma.

Tutto questo e molto altro ancora è il Gargano, una terra capace di conciliare la sua storia millenaria con un presente in cui il patrimonio naturale e l’eredita’ storica e religiosa convivono con una sempre più matura ricettivita’ turistica.

Quaranta chilometri di grotte fra Mattinata e Vieste e poi ancora spiagge, lidi e un mare blu intenso.

Il Gargano è lo Sperone che si incunea nell’Adriatico, l’amarissimo mare che cantò D’Annunzio.

Laggiù si può scoprire un paesaggio di rara bellezza, dove i contrafforti ricoperti di macchia mediterranea digradano verso le bianche spiagge e le acque turchesi e trasparenti del mare.

Campana Grande, Tavolozza, Due occhi sono alcuni dei nomi scelti per le oltre venti spelonche raggiungibili solo via mare.
Un itinerario coast to coast per vedere il Gargano camminando sulle acque.

Il Gargano, angolo di paradiso, intreccio fascinoso di bellezza e mistero.
Scenari che ieri incantarono, in un tramonto di fine ottocento, il viaggiatore e storico tedesco Ferdinand Gregorovius, che definì gli strapiombi calcarei rosse pareti fiammeggianti poste a guardia di un paradiso.
Non fu l’unico a rimanerne colpito, in molti si stupirono di cotanta grandiosità, una sensazione di mistero da cui nessuno è mai riuscito a liberarsi. Non c’è nulla di più bello che avventurarsi in questi luoghi via mare, magari a bordo di una barca. Sarebbe l’ideale per visitare quei 40 km di costa tra Mattinata e Vieste.

La consuetudine di recarsi in visita o in pellegrinaggio sul Gargano non e’ fenomeno recente ma antichissimo, dal momento che gia’ i popoli classici la praticavano su vasta scala per finalita’ sacre.

Nel corso del Medioevo, il culto di San Michele continuo’ ad attrarre, da ogni parte del mondo conosciuto, innumerevoli turbe di fedeli attraverso strade, mulattiere, sentieri definiti sacri per l’uso particolare cui erano destinati: un pellegrinaggio religioso che costituisce ancora oggi una tradizione diffusissima.

Oggi non esiste centro del Gargano che non sia facilmente raggiungibile e questa circostanza consente la valorizzazione intensiva di risorse paesaggistiche fra le piu’ straordinarie di Italia: il susseguirsi per oltre 130 chilometri di spiagge, cale, baie, verdeggianti, brevi arenili, grotte marine, scogliere alte, faraglioni, pittoreschi strapiombi stupefacenti ed odorosi paesini arroccati lungo la costa, resti archeologici sorprendenti, costituiscono, ormai, un capitolo obbligato nelle guide del turismo internazionale.

Il ventaglio dell’offerta si allarga dal campeggio al grande complesso alberghiero, dal villaggio al bungalow al ristorante raffinato e tende ad estendersi verso l’interno, dove ad altre condizioni naturalistiche corrispondono attrezzature diverse.

Per tutti questi motivi l’attivita’ turistica guida, oggi, il Gargano verso lo sviluppo, senza, pero’, alterarne i quadri ambientali e umani: tuttora, infatti, lungo le strade le roulottes incrociano il contadino che cavalca l’asino o il pastore che segue le pecore; mentre dalle alte scogliere i pescatori si servono dei trabucchi, arnesi da pesca che ripropongono nome e forme di antica tradizione.

Partendo da Mattinata e seguendo la litoranea, attraverso un tragitto ombreggiato da pini, e’ possibile raggiungere alcune tra le spiagge piu’ suggestive del Gargano, gemme dalla parte del promontorio che si protende nel mare; si susseguono 130 chilometri di spiagge, di cale, baie, grotte marine, alte scogliere, faraglioni, che costituiscono una delle bellezze paesaggistiche piu’ straordinarie d’ Italia.

Si vede l’arcipelago delle Isole Tremiti , il circuito costiero, le coltivazioni a terrazzo, i paesi che nei secoli sono cresciuti seguendo le silhouette della montagna.

Il Gargano è un grande respiro della natura che ha saputo regalare all’uomo bellezze incomparabili sul mare e dentro il promontorio dove nel volgere di pochi chilometri si incontrano spiagge, grotte, isole, boschi, laghi, santuari, tracce di civiltà antiche quando l’uomo e splendidi paesi scavati nella montagna, adagiati sui fianchi di ameni colli o a picco sul mare.

Il Gargano è da decenni entrato di prepotenza nel gruppo delle mete esclusive per un turismo di qualità.

Centri  come ViesteTremitiPeschiciMattinataRodi Garganico rappresentano le tappe obbligate per tour operators e turisti in cerca di esclusività.

Al turista non resta che assaporare i sapori, catturare i colori, sposare una natura ancora limpida e lontana dal chiasso della modernità.

Con Hotels Gargano potete organizzare autonomamente pacchetti turistici personalizzati e tour nel Gargano che comprendono :

– Visita ai Laghi di Lesina e Varano, i piu’ estesi laghi salati di Europa.

– Visita a Mattinata e Baia delle Zagare con i caratteristici faraglioni e la necropoli di Monte Saraceno.

– Visita a Monte Sant’Angelo, Santuario di San Michele Arcangelo dove e’ apparso il Santo Michele, Principe Comandante delle Milizie Celesti. Il rione storico Junno.

– Escursione alla Foresta Umbra immersa nel fascino del Grande Parco Nazionale del Gargano.

– Visita a Peschici con possibilita’ di visitare le Grotte Marine e la suggestiva costa.

– Visita a San Giovanni Rotondo: visita alla tomba di Padre Pio (San Pio), al Santuario, alla nuova Chiesa di San Pio.
– Visita a Vieste: centro storico, coste, spiagge e grotte marine.

– Escursione alle Isole Tremiti, la tana dei venti, il rifugio delle acque, la dimora della bellezza. Visita all’intero Arcipelago.


Guida alla scelta dell’Hotel nel Gargano

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